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ORE 23.30 : THE ASTROPHONIX IN CONCERTO
Quando Rockabilly si scontra con il Punk con un pizzico di Surf-Garage ed Horror Music, succede che arrivano gli Astrophonix. Adrenalina pura, energia dirompente, un impatto folgorante.
Queste sono le caratteristiche di questo trio che irrompe nella scena Rock come una delle più fresche e innovative bands degli anni 2000. Un’attitudine fortemente Rock’n’Roll contaminata da molte influenze differenti come il Punk-Pop tipico di bands quali Green Day, Rancid e Social Distortion, un sound figlio del Power Rock di oltre oceano, un deciso tocco di Twang Sound direttamente dai 50’s e 60’s e delle linee melodiche accattivanti unite ad una ritmica incessante. I loro dischi e i loro live sono figli di questo travolgente crossover di stili.
The Astrophonix nasce all’ inizio del 2003 da un’ idea dell’ allora giovanissimo Simone Di Maggio (chitarra e voce) che unisce le sue origini provenienti dalla musica americana del periodo ’50 e ’60, ad uno stile molto più moderno e legato a sonorità vicine a generi come punk rock, psychobilly e straight rock.
Dal 2003 ad oggi la band vanta oltre 700 concerti all’ attivo toccando in tour molti paesi dell’ Europa e dell’ Asia come: Italia, UK, Germania, Svizzera, Spagna, Belgio, Olanda, Austria, Francia, Cina ed Hong Kong.
La band incide il suo primo album nel 2007 (Suspended Time – Area Pirata Rec.) dopo 4 anni di concerti in tutta la Toscana e parte dell’ Italia, ed irrompe nella scena discografica come una delle migliori novità del momento partecipando a moltissimi festival ed entrando in rotazione nelle rock radios di tutta Europa e degli USA.
Intanto dopo solo 6 mesi “Suspended time” registra il sold out e la band compie un nuovo e storico passo. Nel 2009 infatti gli Astrophonix sbarcano in Asia con un tour ad Hong Kong dove riscuotono un grande successo di pubblico e critica e appaiono sui maggiori magazine e radio del paese come BC Magazine, Respect Magazine e la radio e televisione statale RTHK, dove vengono salutati come una gran bella novità europea. Gli Astrophonix sono infatti la prima band Europea a partecipare ad un Rock’n’Roll festival nella città di Hong Kong.
Nel 2010 la band registra il secondo album (“Mental Interference” – Area Pirata 2010) e, grazie alla nuova uscita, il trio fiorentino inizia a collezionare apparizioni con delle vere e proprie icone del rock’n’roll come: Matt Freeman (Rancid), Slim Jim Phantom (Stray Cats), Little Richard, The Meteors e molti altri. Proprio Matt Freeman li definisce “una band spettacolare, energica e tecnicamente straordinaria”.
Nel 2013 esce anche il terzo album (“Reaction” – Go Down Rec.) accompagnato dai singoli “Riot TV” e “Addiction”. Reaction è anche il disco che riporta gli Astrophonix fuori dai confini italiani. Nel 2013 infatti la band riparte in tour europeo in tutto il nord Europa catturando di nuovo l’attenzione del pubblico estero e della critica che definisce Reaction il loro album più maturo. Durante il tour italiano invece, la band si trova a condividere il palco con uno degli artisti più importanti nella storia dello Psychobilly mondiale: Reverend Horton Heat, che dice di loro “Questa band scrive dei pezzi davvero fantastici!” e ancora “Simone è un chitarrista pazzesco! Vorrei sapere suonare così velocemente!”
La line up della band è così composta:
Simone Di Maggio (chitarra e voce), membro della Rockabilly Hall of Fame USA a soli 15 anni e considerato uno dei talenti più cristallini della scena Rockabilly mondiale, forma gli Astrophonix dopo l’ uscita del suo primo album solista “Everybody’s Moving”.
Tommaso Faglia (Contrabbasso/Basso elettrico e cori), bassista e contrabbassista di grande talento e riconosciuto come uno dei contrabbassisti slap più originali del panorama musicale. Dopo anni di esperienza live anche a grandi livelli, si unisce alla band nel 2007.
Marco Di Lupo (batteria e cori), musicista assolutamente poliedrico, contribuisce fin dal suo ingresso negli Astrophonix a innovare il sound ed il songwriting della band proprio grazie alla grande varietà ed energia del suo stile.
“X” è il nuovo album, si tratta del quarto album ufficiale della band che segue il lavoro del 2013 “Reaction”. “X” tratta, in una visione molto personale, tematiche differenti ma tutte appartenenti al genere umano, sia dal punto di vista sociale, che dal punto di vista di chi si appresta a scoprire il mondo abitato e vissuto dalla gente del secondo millennio, con le loro paure, le loro contraddizioni, il loro non farsi scrupoli ed i loro combattersi. Una visione cinica ma anche costruttiva di ciò che il mondo e la sua gente siano diventati alla luce della realtà presente, all’ombra di una crisi sociale che mette troppo spesso le persone le une contro le altre.
Musicalmente, gli stili che hanno fatto apprezzare la band, si fondono ancora di più in una miscela di impatto, melodia e arrangiamento all’ insegna di contaminazioni che spaziano dal Rock’n’Roll, al Punk fino ad atmosfere “Space-Twang” come in un western a tema spaziale. Le caratteristiche sonore di questo nuovo album trovano la loro unicità nella fusione tra un sound molto moderno e dinamico, e l’utilizzo di strumenti con caratteristiche vintage come il contrabbasso “slap” e chitarre semiacustiche, favorendo così il carattere ed il songwriting della band. All’ interno dell’ album possiamo trovare così una “sintesi” di tutti gli stili affrontati dagli Astrophonix sempre con l’ intento di tenere alto il tasso energetico di ogni singola traccia.
Il concept del disco tratta di un vero e proprio viaggio nello spazio fino all’arrivo sul pianeta azzurro. I protagonisti di questo viaggio sono tre esploratori, gli “Astros”, provenienti da un pianeta ubicato in una zona recondita dell’ universo, che affrontano un viaggio pieno di speranza per raggiungere la terra e studiarne gli abitanti, la musica e la società umana convinti di poter condividere con gli esseri umani il loro sapere ed imparare da loro nuove cose. Purtroppo la loro visione e le loro speranze cambieranno drasticamente dal momento del loro atterraggio, dopo che vedranno in quali condizioni verte il pianeta e chi lo abita.
Gli “Astros” sono degli alieni, ma con tutta probabilità molto simili agli esseri umani, e proprio dal loro confronto con gli abitanti della terra, inizieranno a chiedersi chi fra le due parti è “l’invasore”. La produzione dell’ album è affidata a Luca Nesti, importante produttore toscano collaboratore, fra gli altri, di Gabriele Salvatores per la colonna sonora di “Mediterraneo”. Il disco è registrato e prodotto presso gli N0 Studios utilizzando strumentazione analogica al fine di ricreare su disco il calore e l’impatto delle performances live della band.
L’ album è quindi composto da 10/11 tracce collegate fra loro da questa storia, ma anche estrapolabili singolarmente, proprio perché l’ obiettivo di questa produzione è quello di divertire l’ascoltatore oltre che di proporre una visione strettamente personale di molti aspetti sociali.
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